Thursday, October 8, 2015

Le buone regole per condividere una corsia di nuoto libero durante un allenamento




Pubblicato da Paco Clienti  
Anche in piscina c’è un galateo che se osservato, rende il nuoto più piacevole per tutti.
Il Master è un settore del Nuoto in continua e costante espansione nel quale è possibile trovare atleti di tutti i livelli, dagli appassionati ai super competitivi se così vogliamo definirli, essendo la partecipazione aperta a tutti. Il Master ha contribuito indubbiamente negli ultimi dieci anni al proliferare di fan e appassionati della disciplina acquatica perché praticare uno sport a livello amatoriale o dilettantistico che sia, è un incentivo non da poco per diventare poi appassionati sostenitori, magari sfegatati, dello sport praticato da atleti a livello professionale.
Gli atleti Master più fortunati seguono gli allenamenti insieme al resto del gruppo o ad una parte di esso, in determinati turni predisposti dalla piscina che ospita la squadra specifica, ma una buona parte, e non sono pochi, sono talvolta costretti a sfruttare gli spazi destinati al Nuoto Libero per potersi allenare.
Questo dipende molto spesso dagli orari nei quali si ha la possibilità di nuotare, in alcuni casi non coincidenti con quelli nei quali si allena il resto della squadra, ragion per cui si è costretti a scendere al compromesso di allenarsi nel turno di nuoto libero.
Il nuoto libero è un turno specifico nel quale è possibile utilizzare la piscina di una struttura sportiva per nuotare, senza il supporto di un istruttore che suggerisca accorgimenti tecnici di correzione e sessioni di allenamento.
Ma quali sono le difficoltà che a volte si incontrano nell’allenarsi in un turno di nuoto libero?
Chi pratica allenamenti durante il nuoto libero sa bene di cosa parliamo. Quante volte vi siete trovati in una circostanza poco piacevole a causa del vostro o dei vostri compagni di corsia durante un allenamento svolto in uno spazio di nuoto libero? Quante volte siete arrivati addirittura ad interrompere l’allenamento ritenendo impossibile proseguire a causa dei disagi causati da chi non è abituato a nuotare insieme ad altre persone in piscina? Quante volte non siete riusciti a seguire i ritmi di recupero o di passo imposti dall’allenamento a causa del vostro compagno di corsia? Ebbene, anche in piscina esisterebbe un galateo! Semplici regole da rispettare affinché nuotare divenga una piacevole e serena attività motoria per tutti coloro che la praticano, qualsiasi sia il livello di preparazione.
Del galateo in piscina se ne parla in maniera dettagliata nell’interessantissimo libro “Con tutto il nuoto del mondo” di Maurizio Mastrorilli, un’opera che raccoglie tutto e anche di più sull’argomento nuoto a 360 gradi. Dai cenni storici, alle statistiche, dai risultati di eventi internazionali di alta portata a curiosità relative ad alcuni personaggi che hanno fatto la storia del nuoto mondiale. Un testo completo che affronta anche argomenti relativi agli allenamenti, la tecnica di nuotata, la corretta alimentazione e la salute di una persona che intende avvicinarsi al mondo del nuoto o che più semplicemente ne fa già parte. E proprio da questo libro, che consigliamo assolutamente di leggere, traiamo un estratto delle buone norme da seguire quando si entra in una piscina per praticare nuoto libero, elencate Capitolo dedicato al galateo della piscina.
Profumi, cosmetici per la pelle e i capelli
Una parte della popolazione è intollerante ai profumi contenuti nei prodotti cosmetici. La respirazione profonda durante l’allenamento e la stessa irritazione della mucosa nasale determinata dal cloro, rendono molte persone ipersensibili a queste sostanze. I profumi in particolare vengono portati via dall’acqua e rimangono concentrati sulla sua superficie proprio all’altezza del naso. Anche per questo motivo è assolutamente importante quindi, fare la doccia prima di entrare in acqua.
Rispettare i compagni di corsia
Il rispetto delle persone è fondamentale in qualsiasi luogo ci si trovi e ciò vale anche in piscina. Bisogna rispettare i propri compagni di corsia e ovviamente pretendere lo stesso. Questo significa tante cose. Significa ad esempio scegliere una corsia appropriata al proprio livello, dove ci sono nuotatori aventi la vostra stessa velocità per evitare di intralciare il ritmo di nuotata degli altri più veloci e riscontrare voi stessi difficoltà a nuotare facilmente. Prima di entrare in acqua è doveroso far notare la propria presenza a chi sta già nuotando, accedendo in corsia dal lato destro e rimanendo fermi per consentire a tutti gli altri presenti di passarvi a fianco in maniera che si accorgano della vostra presenza, prima di iniziare a nuotare alla stessa velocità degli altri. Le corsie destinate al nuoto libero vengono segnalate in alcune piscine per livelli di velocità ed è bene fare attenzione ai cartelli prima di entrare in vasca. Se la segnalazione non c’è, è bene osservare l’andamento degli altri che nuotano prima di scegliere una corsia a caso.
Senso di marcia
In corsia si nuota mantenendo sempre la destra per evitare collisioni, così come si guida in strada. Sembra una regola scontata ma talvolta non viene osservata da alcuni neofiti. È bene inoltre che ogni nuotatore lasci un intervallo di almeno 5 secondi tra sé e il nuotatore precedente. Se poi per qualsiasi motivo ci si dovesse fermare, bisogna far attenzione a non ostacolare gli altri, prendendo posizione sul lato destro del muretto di delimitazione frontale della corsia.
Superare ed essere superati
Anche nelle corsie più omogenee in termini di velocità, può essere necessario superare oppure essere superati. In genere la persona che sorpassa deve innanzitutto far capire al sorpassato le proprie intenzioni facendo sentire la propria presenza mentre si sta nuotando, dopo di che esegue il sorpasso spostandosi verso il centro della corsia e accelerando la nuotata così da passare rapidamente avanti in un momento in cui non rischia in ogni caso la collisione frontale con chi arriva dall’altro lato. Il nuotatore più lento che viene sorpassato, deve invece agevolare il sorpasso accostandosi al galleggiante di corsia e rallentare così da far passare il più veloce che nuota ai suoi piedi. È inoltre corretto fermarsi per qualche secondo al muretto di delimitazione frontale della corsia per permettere al nuotatore più veloce di fare la virata e passare avanti. Se si terminano le ripetute di allenamento e ci si ferma al muretto frontale, è bene stare attenti che non si intralci chi arriva da dietro che magari ha bisogno di virare o compiere un arrivo, così come alla ripartenza è bene assicurarsi di non intralciare la virata di chi sta per terminare la vasca. Se capita di superare oppure essere superati frequentemente, probabilmente non ci si trova nella corsia adeguata al proprio livello ed è bene spostarsi altrove ove possibile.





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