Tuesday, June 17, 2014

Aurora Ponselè tra acque libere e piscina: "Non chiedetemi di scegliere"

Intervista a una delle protagoniste del Settecolli 2014

Al Settecolli ha conquistato il pass per gli Europei di Berlino nei 400 stile e, negli 800, si è ancora migliorata. Ora torna in acque libere perché anche lì vuole la qualificazione per la rassegna continentale.
Dal fondo alla vasca. E ritorno. Così Aurora Ponselè è sempre in acqua, che sia in mare o in piscina. E’ stata una delle protagoniste della 51/a edizione del Settecolli, una delle poche a riuscire a scendere in vasca anche nelle finali di domenica pomeriggio, poi interrotte per maltempo. Un’occasione per migliorarsi ancora che non si è lasciata scappare. La 22enne pesarese a Roma ha conquistato la qualificazione agli Europei di Berlino nei 400 stile libero, un po’ a sorpresa, una distanza nella quale aveva già fatto vedere buone cose, ma che lei stessa non mette in cima alle sue preferenze. Negli 800 stile, invece, il pass europeo lo aveva già, ma si è ancora migliorata chiudendo in 8’25’’86, prima che sullo Stadio del Nuoto arrivasse il diluvio. Ora la Ponselè torna al fondo, alle sue gare, la 10 km che le ha regalato una medaglia d’argento alle Universiadi 2013, e la 5 km, dove agli Europei 2012 a Piombino ha chiuso al quarto posto. Il pass per l’Europa deve arrivare anche in queste gare e Aurora è concentrata e decisa: un passo per volta, bracciata dopo bracciata, per migliorarsi sempre e raggiungere i suoi obiettivi.
Aurora, un bilancio di certo positivo per questo Settecolli.
“Sono contentissima del tempo che ho fatto negli 800 stile. Volevo migliorarmi perché dopo aver fatto i 400 stile ero davvero fiduciosa. Ci sono riuscita e sono molto contenta. I risultati di questi giorni mi lasciano molto soddisfatta: abbiamo lavorato per fare qualcosa in più e ci siamo riusciti. Emanuele (Sacchi, il suo tecnico, ndr)mi ha detto che è solo l’inizio che c’è ancora tanto da fare. Se lo dice lui, allora è così”.

Nella foto in basso: in un colpo solo, gioia, podio e pass europeo nei 400 sl
per Aurora Ponselè. Photo Andrea Masini/Deepbluemedia/Insidefoto


Ora subito un nuovo impegno in acque libere.
“Adesso penso soltanto a questo, devo qualificarmi per gli Europei e questa settimana, a Bracciano, ci sono le mie gare, la 5 km e la 10 km. Insomma ora testa bassa e concentrazione sulle acque libere. In piscina gareggerò direttamente ad agosto”.
E’ difficile “dividersi” tra fondo e vasca? Un giorno sceglierai una delle due?
“Non farò nessuna scelta e non ci sarà un passaggio. Voglio mantenere entrambe e lavorare duramente per la gare in acque libere, anche perché si tratta di un lavoro complementare che si fa anche per la vasca. Sono due cose che vanno insieme, lavoro e mi alleno contemporaneamente per entrambe. Non è che devo pensare a uno o all’altro”.
In entrambi i casi gli obiettivi sono ambiziosi, e agli Europei ormai manca poco.
“Io punto sempre a fare del mio meglio e arrivare il più in alto possibile. Anche in vista degli Europei: non mi guardo indietro e non guardo alle altre avversarie. Le conosco ma non sono preoccupata: caratterialmente sono fatta così, mi concentro su me stessa. Adesso vedremo se mi faranno fare anche i 1500, valuteremo la cosa ma non ne sono ancora certa”.
Le acque libere sono state il tuo “primo amore”? Come è arrivata la piscina?
“Ho iniziato a nuotare a sei anni vedendo i miei cugini che andavano in piscina. E non ho più smesso. Ho sempre fatto soltanto nuoto e il percorso agonistico è iniziato in piscina, mentre in acque libere sono arrivata appena tre anni fa. Ho fatto la mia prima 10 km e devo dire che l’impatto è stato davvero traumatico. Ma imperterrita ho deciso di continuare anche se io sono una che ha bisogno dei suoi spazi e in acque libere questo non avviene, diciamo che sono ‘molto poco libere’. Però ho continuato perché io sono nata al mare e mi è sempre piaciuto nuotare in mare, e poi mi spingeva lo spirito di competizione. L’Europeo con la prima 5km a cronometro è arrivato quasi per caso, e da lì poi ho continuato. La vasca è arrivata dopo: diciamo che io sono nata lì, poi ho trovato le acque libere e dopo sono tornata in vasca”.
Aurora in una fase dei vittoriosi 800 stile libero al Settecolli. Photo Andrea Masini/Deepbluemedia/Insidefoto

Cresciuta a Pesaro, sul mare, poi il trasferimento a Roma. Una decisione difficile?
“Sono tesserata da due anni con il Circolo Canottieri Aniene e da due anni sono qui a Roma e mi alleno con Emanuele Sacchi. Sono sempre stata convinta del mio trasferimento, anche se all’inizio avevo un po’ di paura perché spostarsi da una piccola città come Pesaro a Roma è un bel passaggio. Però adesso mi sono abituata alla vita romana e sono contenta di questo perché temevo di non potercela fare. Invece a testa bassa e grazie a Emanuele che ha sempre creduto in me stiamo lavorando in una certa maniera e sono contenta”.
Tra le acque libere e la vasca, però, avrai la tua gara preferita.
“Gli 800 stile sono la mia gara preferita. Mi piacciono e ci riesco molto bene. E’ la mia prima gara ed in vasca è quella che preferisco. In acque libere la 5km a cronometro mi piace molto, ma adesso stiamo lavorando e punto molto sul la 10km in vista di una possibile Olimpiade, perché la gara è quella”.
A Rio, d’altronde, mancano solo due anni.
“Adesso l’obiettivo è conquistare la qualificazione all’Europeo in acque libere, poi  faccio un passo alla volta. Penserò al Mondiale e poi anche alle Olimpiadi di Rio 2016. Penso sempre a una cosa alla volta, non riesco a pensarle tutte insieme. Sono fatta così”.

fonte Mondo di Nuoto 
(Foto d'apertura: Giorgio Scala/Deepbluemedia/Insidefoto)

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